
Docente Paolo Desirò Ft DO
Non ci può essere una buona qualità di ritmo di una cavità se non c’è un buono equilibriocon le altre, in un disordine vestibolare non bisogna dimenticare di riequilibrare sia la cavità toracica che quella addominale e pelvica. Quindi cercheremo di capire come normalizzare le tre cavità lavorando sui loro fulcri interni e ripristineranno i ritmi armonicidei tessuti.
Obiettivi del corso:
capire lo schema disfunzionale
individuare le disfunzioni somatiche primarie
gestire il paziente durante il trattamento
migliorare la sintesi e l’efficacia del trattamento
migliorare la manualità percettiva.
Programma:
Le catene superficiali esterne ed interne: anatomia e biomeccanica
La cavità cranica: L’equilibrio
Metodica innovativa sul concetto di stabilità e gestione della coordinazione motoria. La manipolazione del sistema nervoso centrale è un argomento, poco proposto nella sfera formativa, che necessita di un training specifico e guidato ma che dà risultati stupefacenti.
Imparerai a trattare i principali centri legati all’equilibrio tra cui il cervelletto, i nuclei dei
nervi cranici, il nucleo vestibolare, ecc.
La cavità toracica: La respirazione
Un nuovo modo di vedere il connubio tra postura e stato d’animo. Spesso le disfunzioni toraciche recidivano, scopriremo cosa fare per evitare che si ripetano e come gestire il paziente, respirazione e posture tipiche legate alla sfera emotiva, in particolare il soggetto ansiogeno.
La cavità pelvica: il cronico
Inquadrare e gestire un paziente cronico, che ha o ha avuto una patologia del SNC o che haacquisito un atteggiamento antalgico ormai da mesi. In questo genere di soggetti spesso le tecniche periferiche non riescono a correggere in maniera duratura lo schema disfunzionale.
Le tre cavità: la disfunzione somatica e depressione
La depressione oltre ad interessare la sfera emotivo e dell’umore si ripercuote sul corpo, scopriremo quali aree celebrali sono interessate e come aiutare questi pazienti con l’osteopatia, come terapia complementare alla terapia medica o psicologica.
“Nel meccanismo primario un fulcro non è un punto anatomico, è un luogo energetico.” J.A Duval Come differenziare un fulcro energetico, quindi fondamentale per la nostra qualità di vita e un Fulcro che , che è una vera disfunzione che perturba la cavità e la circolazione dei fluidi.
FORMAZIONE E INSEGNAMENTO
Dal 2023 è iscritto all’Ordine di Firenze FNOFI n° 156.
Dal 2018 è iscritto all’Ordine TSRM come Fisioterapista di Firenze n°161.
Nel 2016 docente di Osteopatia nel Master Universitario di secondo livello “Posturologia clinica integrata in età evolutiva” presso l’Università di Brescia.
Nel 2015 è docente della materia Osteopatia fasciale per la Asociatia Pentru Cercetare si Formare in Osteopatie Romania
Dal 2012 è docente e responsabile della materia fasciale per la Scuola d’Osteopatia OSCE di Bologna.
Dal 2012 al 2017 è docente d’Osteopatia del Master universitario di primo livello “Medicine Complementari e Terapie Integrate” Facoltà di Medicina Università di Siena.
Dal 2010 al 2012 ha insegnato all’interno della Scuola d’Osteopatia CRESO e ha tenuto dei seminari post-graduate d’Osteopatia in ambito viscerale.
Dal 2007 è iscritto al Registro Osteopati d’Italia, n.tessera d’iscrizione n°835 Roma It.
Dal 2006 tiene dei seminari per la Fisiogym s.r.l Provider n° 2976 del Ministero della Sanità.
Nel 2001 termina la formazione della Scuola Franco-Italiana di Terapia Manuale Osteopatica.
La sua formazione ed esperienza d’insegnamento: nel 1993 si diploma in Massofisioterapia, titolo equivalente alla Laurea in Fisioterapia,